Istruzioni per l'uso: perché sposarsi?

Inauguro ora una serie di post chiamati "Istruzioni per l'uso" in modo che la nostra esperienza possa essere magari di aiuto per qualche altra coppia.

Questo post è il più importante di tutti e probabilmente anche il più noioso, lo immagino... Ma è doveroso parlarne. Doveroso perché la decisione di convolare a nozze non è una scelta che si prende dall'oggi al domani, o meglio: non è una scelta che si prende, si prende e basta. Per noi questa decisione è stato il risultato di un processo di maturazione, un po' come quella "magia" che porta i frutti a staccarsi da soli dagli alberi e cadere a terra (che in questo caso è tutta biologia e chimica, in realtà, altro che magia). Nelle relazioni di coppia, che giungono alla scelta di sposarsi non c'è chimica e biologia, o almeno non solo questo!! Se non siamo obbligati a sposarci, cosa alquanto diffusa al giorno d'oggi in paesi con alta qualità della vita, non facciamolo tanto per fare, non facciamolo per consuetudine o perché ci piace l'idea di vestire l'abito bianco o fare un bel viaggio. Non è così che funziona, non è questo il matrimonio! Non dico che c'è una ricetta perfetta per un matrimonio sano, ma certo che così non si fa tanta strada.

Prendetevi tutto il tempo necessario, pensateci, provate. Serve provare, serve eccome! Io e Valentina abbiamo voluto provare, andando a convivere. Ed in tutta franchezza pensiamo che sia giusto provare, forse non proprio necessario ma comunque utile. La prova generale o addirittura la prova del 9 del funzionamento del vostro futuro matrimonio? No, non la è, ma ti da già una bella idea di cosa sarà, maturi conosci qualcosa di te stesso/a. Provare, provare e pensare, ossia immaginare. Immagina come sarà vivere insieme, immaginati in una nuova famiglia, immaginati a crescere dei figli. Ti ci ritrovi o almeno ti ci vedresti? Vale la pena di farsi domande come queste, ed ancora più vale la pena rispondere francamente. Ci sono alternative al matrimonio e tutte valide.

Non abbiate paura di dire di no, "non me la sento": non c'è risposta sbagliata se non quella falsa o quella poco convinta. La prima è vile, la seconda decisamente fuori luogo, e fonte di possibili problemi.