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Istruzioni per l'uso: gestire gli invitati e non tediarli (troppo)

Il primo passo per l'argomento "invitati alle nozze" è la scelta di chi invitare e chi no. Aprendo questo passo come una serie di scatole cinesi, diciamo che prima di tutto dovremmo scegliere quanto grande fare il ricevimento, decidendo un numero di massima di invitati, oppure in alternativa, una soglia (di parentela, amicizia, relazione, ...) entro cui effettuare gli inviti. Inviti che, da tradizione, si fanno in forma scritta. La forma più classica è quella con invito stampato rigorosamente su cartoncino di un certo spessore, con carattere con le grazie, spedito in busta chiusa, via posta ordinaria e con indirizzo assolutamente compilato a mano. Noi ci siamo attenuti abbastanza a questi dettami, con qualche piccola innovazione; c'è da dire che ci sono coppie che scelgono inviti meno formali, magari più scherzosi, magari anche non in forma cartacea, ma elettronica (via mail o social network) e sono tutte rispettabilissime. Diciamo che però la forma deve esempre essere scritta, mai a voce! Piccola parentesi per gli invii delle sole partecipazioni: noi non li abbiamo fatti perché ci sembrava quasi un modo per dire "sai che ci sposiamo? Se vuoi, vieni a vederci in chiesa, ma non farti vedere al ricevimento che non ti vogliamo!". Noi chi non volevamo l'abbiamo messo tra i non invitati!!

Una volta spediti gli inviti, da 2 a 3 mesi prima, inizia il momento della gestione delle presenze. Periodo nel quale siamo dentro al momento della stesura di questo articolo, per cui possiamo solo dirvi come abbiamo deciso di fare noi, sperando che fosse una scelta buona. Innanzitutto, nell'invito abbiamo messo i numeri di telefono di casa dei nostri genitori. Questa mossa ci permette di indirizzare a loro almeno un po' della gestione; non sembra, ma farsi richiamare anche solo da 50 invitati mentre si sta lavorando non è il massimo (i genitori che sono a casa hanno invece sirucamente più tempo a disposizione e non un capo che ti guarda male se perdi tempo sul lavoro :)). Molti comunque non richiameranno, un po' perché quando arriva l'invito sembra tanto lontano nel tempo, un po' perché magari si pensa che sia solo una formalità e quindi che gli sposi sappiano già che saremo presenti. Fatto sta che si deve fare un giro di telefonate e ricontattare più o meno tutti: chi non si è ancora fatto vivo dovrà comunicarci le sue intenzioni, chi ci ha già chiamato sarà meglio sentirlo gli ultimi 15 giorni per avere conferma definitiva. Secondo noi è preferibile chiamare in imminenza delle nozze e non prima, e basta una volta sola. Non devono essere tediati i nostri ospiti: dobbiamo cercare di mediare tra la nostra necessità di programmare il ricevimento ed il buon senso di non essere insistenti.

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